Retribuzione media pensionabile e prestazioni previdenziali.

Con la sentenza n. 1496 del 17/06/2020 il Tribunale di Foggia, Sezione Lavoro, ha accolto l’istanza proposta dallo Studio legale di Natale in materia di riliquidazione di pensioni nel caso di soggetti che abbiano percepito, negli anni precedenti la liquidazione della pensione, delle prestazioni previdenziali quali cassa integrazione, mobilità, trattamento speciale edile et similia.

In questi casi è accaduto spesso che l’INPS, nell’effettuare il calcolo della retribuzione media pensionabile utile ai fini della liquidazione del trattamento pensionistico, non tenesse conto della retribuzione effettivamente percepita nel suo complesso durante gli anni precedenti a quello in cui è stata corrisposta la prestazione previdenziale (ai sensi della Legge n. 183/2010 – Collegato Lavoro), ma utilizzasse erroneamente  l’importo della suddetta, in quanto percepita per ultima.

Ebbene, nel caso specifico in commento, avendo il soggetto proponente percepito il trattamento speciale edile nell’ultimo periodo di lavoro, era doveroso prendere in considerazione la retribuzione effettivamente percepita l’anno precedente, comprensiva di tredicesima e quattordicesima mensilità, in quanto maggiormente favorevole, al contrario di quanto effettuato dall’INPS che ha considerato solo quanto corrisposto a titolo di prestazione previdenziale.

Pertanto, il Tribunale di Foggia ha condannato l’INPS a riliquidare la pensione, ricalcolando la retribuzione media utilizzando la retribuzione percepita in costanza di rapporto di lavoro con le mensilità aggiuntive (tredicesima/quattordicesima), permettendo di incrementare la base imponibile della retribuzione media e determinare un aumento in quota A e quota B della retribuzione pensionale, che permette l’incremento della retribuzione pensionistica percepita.

Questo cirterio è valido per tutte le ipotesi di retribuzione figurativa.

Per maggiori dettagli, si allega l’estratto in originale della sentenza.

Avv. Francesco di Natale