Finalmente, dopo un lungo percorso giudiziario, un Tribunale Italiano riconosce l’illegittimità della condotta dell’Istituto che sta moltiplicando le missive di indebito nei confronti dei Pensionati.
Lo studio che dirigo ha ottenuto un importante risultato presso il Tribunale di Trani sezione Lavoro, dove il magistrato dott.ssa Arbore, con la sentenza allegata, ha del tutto scardinato il contenuto di una richiesta di restituzione accogliendo, pienamente la tesi attorea.
Infatti, la stessa ha innanzitutto evidenziato il difetto di motivazione e la genericità della lettera inoltrata al pensionato che impediva allo stesso di approntare una adeguata difesa, ma ha anche affermato che l’Istituto, prima di agire per il recupero, è tenuto all’avvio di un procedimento di recupero coattivo mediante ruolo (avviso di addebito come imposto dal collegato lavoro del 2010) non potendo semplicemente avviare un recupero sulla pensione in autotutela.
La speranza ora è che anche altri uffici giudiziari avviino un percorso che seriamente sia volto ad esaminare preliminarmente la missiva INPS, evidenziandone le lacune ed impedendo di effettuare ingiusti recuperi nei confronti dei pensionati, spesso inermi e privi di adeguate informazioni.
Avv. Francesco di Natale
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